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I tarocchi di Etteilla dal Libro di Thoth

Le illustrazioni dipinte a mano dei tarocchi della Rivoluzione francese.

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Parigi, 1789. Sei mesi prima dell’inizio della rivoluzione che avrebbe sconvolto la cultura, la politica e la società francesi, l’Abate Emmanuel Joseph Sieyès (1748–1836) pubblica l’opuscolo intitolato Qu’est-ce que le Tiers-État? (Cos’è il Terzo Stato?) nel quale si scaglia contro la nobiltà, dichiarando che i rappresentanti del Terzo Stato avrebbero dovuto porre le basi per un nuovo regime. Nello stesso periodo, Jean-Baptiste Alliette (1738–1791), in arte Etteilla, invia una richiesta per stampare l’edizione francese del Libro di Thot, il testo magico dell’antico Egitto che prometteva di rivelare la pratica della magia attraverso i tarocchi. Qualche mese dopo, i parigini si rivolgono alle carte di Etteilla per scoprire il destino della Francia dopo la presa della Bastiglia.

Disposizione del mazzo di tarocchi di Etteilla, conservato dalla Wellcome Collection.

L’edizione di lusso dei tarocchi di Etteilla include settantotto carte dipinte a mano dall’incisore Pierre-François Basan (1723–1797) e racchiuse in una confezione appositamente disegnata per il mazzo, mentre le carte dell’edizione economica sono in bianco e nero.

Etteilla fonda inoltre La Société des Interprètes de Thot, un’organizzazione dedicata allo studio dei tarocchi esoterici che promulga l’integrazione sistematica tra tarocchi e astrologia, presentando il mazzo dei tarocchi come strumento per la divinazione spirituale e quotidiana. Etteilla è il primo che attribuisce specifici significati divinatori a carte e stendardi e alcuni storici lo considerano addirittura il primo occultista conosciuto che divina professionalmente coi tarocchi.

Per unire tarocchi e astrologia, Etteilla assegna le dodici costellazioni zodiacali prima ai sette stadi della Creazione (che culminano nella Carta 7 “Riposo”), poi alla Carta 8 (che rappresenta una donna circondata da undici anelli) fino alla Carta 12 (”La Prudenza”, una dea che indossa dei sandali e impugna il caduceo davanti a un serpente). Sebbene molte delle carte di Etteilla siano chiaramente riconoscibili come riproduzioni dei semi dei Tarocchi di Marsiglia, l’ordine delle carte (che rispecchia una sintassi simbolica scoperta sulle pareti del Tempio di Menfi), i singoli dettagli e le associazioni astrologiche sono del tutto nuovi. Nonostante Etteilla non spieghi il suo metodo di assegnazione delle corrispondenze, sembra che abbia attinto al testo mistico ed ermetico Pimander per la sua rappresentazione del Cosmo e della sua creazione.

Le pubblicazioni radicali di Etteilla elevano per la prima volta i tarocchi così come gli impulsi politico-scientifici dell’Abate Sieyès elevano il Terzo Stato, consentendo ai francesi di comprendere il proprio destino e la propria fortuna, proprio mentre questi vivono un periodo di terrore. La successiva serie “Grand Etteilla”, stampata fino al diciannovesimo secolo, e l’attuale diffusione di altre tipologie di mazzi, seguendo mode passeggere, fanno risalire le loro origini a questi affascinanti e deliziosi tarocchi creati da quest’enigmatico esoterista francese.

Qui per vedere tutti i tarocchi.

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