Amore e sessualità in “Estate” di Edith Wharton

Scoperta di sé, sensualità e passione in questo romanzo provocatorio.

Estate, il romanzo di Edith Wharton pubblicato nel 1917, tratta la relazione della sua protagonista, Charity Royall, con il suo amante, Lucius Harney, ed esamina l’evoluzione del risveglio sessuale nella sua eroina, prima sedotta e poi abbandonata. Infatti, la particolarità dell’opera sta proprio nell’accettazione della passione sul piano sessuale, a differenza di tanti altri romanzi di formazione che si fermano invece alla mera consapevolezza della maturità della donna.

Charity Royall è una giovane donna orfana di umili origini che vive con l’avvocato Royall, il suo tutore, a North Dormer, un paesino del Massachusetts. Un giorno come tanti, mentre sta lavorando in biblioteca, Charity incontra per la prima volta Lucius Harney e rimane fin da subito affascinata da questo giovane ambizioso che trascorrerà il resto dell’estate presso una cugina, l’anziana signora Hatchard. Da questo momento, Charity e Harney cominciano a incontrarsi sempre più di frequente, finché la loro amicizia non si trasforma in una storia passionale.

La biblioteca, descritta come una prigione, sembra rappresentare i sentimenti repressi e intrappolati di Charity, almeno all’inizio del romanzo e fino al punto in cui non incontra Harney, colui che racchiude in sé le infinite possibilità al di fuori di North Dormer. Il mondo esterno al paesino viene abilmente descritto nel capitolo centrale del romanzo sulla festa dell’Indipendenza degli Stati Uniti, il 4 luglio, a Nettleton, attraverso termini eccitanti e stimolanti, ma anche decadenti e sinistri. Davanti allo spettacolo pirotecnico che conclude la serata, Charity e Harney si scambiano il loro primo bacio: sotto le esplosioni dei fuochi d’artificio, si risveglia la coscienza sessuale nella protagonista.

Al termine dei festeggiamenti, tuttavia, la coppia s’imbatte nel signor Royall che, ubriaco e infastidito dalla presenza di Harney, rimprovera Charity con termini mortificanti:

Era alle spalle di Julia Hawes e le teneva una mano sul braccio, ma, sceso dalla passerella, la lasciò andare, allontanandosi di qualche passo dal gruppo. Aveva subito notato Charity e lasciò scorrere lo sguardo da lei a Harney, che la teneva ancora abbracciata. Rimase a fissarli, cercando di dominare il tremito delle labbra, poi si raddrizzò con la solennità traballante dell’ubriaco e protese un braccio. «Puttana!» disse lentamente. «Maledetta puttana… Non ti sei messa nemmeno il cappello!»

Quest’umiliazione intensifica però il sentimento e il legame tra i due giovani amanti. Sebbene Harney non rimproveri personalmente Charity, la giovane donna soffre dell’umiliazione causatale dal signor Royall che cambia il modo in cui il suo amato la guarda. Harney si domanda inoltre per quale motivo l’episodio degradante a Nettleton abbia reso Charity più aperta dal punto di vista sessuale, specie in confronto alla beneducata Annabel Balch, che si rivela essere la promessa sposa di Harney.

Il contrasto tra le Charity e Annabel, le due donne che rinvigoriscono Harney, viene enfatizzato dall’ambiente in cui queste sono cresciute. Charity, orfana, è consapevole di avere delle origini misteriose perché proviene dalla Montagna, un luogo descritto con termini duri e oscuri, ed è altrettanto conscia del fatto che la Montagna sia «un pessimo posto, cui bisognava vergognarsi di appartenere e che […] faceva meglio a tenere la bocca chiusa e a ringraziare il cielo della fortuna che le era capitata». Al contrario, Annabel è privilegiata, cresciuta nell’agiatezza e nelle comodità di una qualsiasi donna appartenente alla piccola borghesia. Per Harney, la contrapposizione tra i loro ambienti e posizioni sociali è più prevalente nella sua coscienza di quanto si renda conto e, soprattutto, determina le sue azioni. La scelta di avere una relazione con Charity sembra essere dettata dal bisogno di possedere una donna eticamente inferiore, con la quale non deve necessariamente passare il resto della vita insieme. Prima o poi, infatti, Charity si accorge della propria inferiorità nei confronti di Harney e rispetto ad Annabel, e Harney, dal canto suo, sa che Charity non può ostacolare il suo fine ultimo, quello di un futuro felice con una donna più appropriata.

L’umiliazione della festa del 4 luglio, però, non è l’unica occasione in cui Charity viene denigrata. Ad esempio, quando Charity scappa per recarsi alla Montagna e viene seguita da Harney, la giovane donna gli rivela le sue origini ambigue, e proprio in quel momento si accorge del disgusto sul volto del suo amato:

Mentre parlava, notò che il viso di Harney stava cambiando espressione. Non la stava più ascoltando, ma si limitava a guardarla con l’aria intenta e appassionata che lei gli aveva già visto dopo che si erano baciati, sulla tribuna, a Nettleton. Quel bacio le aveva rivelato un nuovo Harney, lo stesso che ora le stava davanti, così rapito nella contemplazione del suo volto da sembrare completamente indifferente a ciò che lei pensava o sentiva.

Charity interpreta questa reazione come un’ammissione di amore, di un bisogno sessuale risvegliato dalla sua degradazione; infatti, Harney la abbraccia e la bacia passionalmente, portandola nel loro rifugio d’amore. Ogni umiliazione subita da Charity corrisponde a un nuovo sentimento di attrazione sessuale da parte di Harney e, dopo aver scoperto da un’amica che il suo amato è fidanzato con Annabel, si aggiunge anche il fattore di inibizione per un amore che non dovrebbe esistere. Questo vortice di passione estrema e di trasgressione porta inevitabilmente alla gravidanza di Charity che informa subito Harney della notizia, nella speranza che agisca secondo giustizia.

Harney si comporterà come ci si aspetterebbe da lui in una situazione simile? Charity dovrà crescere da sola il figlio che porta in grembo? Quale ruolo ricoprirà il signor Royall in questa faccenda? A queste e ad altre domande si può trovare una risposta nella seconda parte di Estate, un romanzo fresco e sotto certi aspetti attuale, che sembra la lettura perfetta per questa stagione, quando nascono nuovi amori e si riscoprono certi aspetti di sé che erano stati repressi o nascosti.

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