Stanze di Charlotte Mew

7,00

Data di uscita: 22 aprile.

Nella prosa e nelle poesie di Charlotte Mew, cariche di una bellezza oscura e inquieta, emerge una tensione tra desiderio e rinuncia, tra il bisogno di esprimere se stessa e le costrizioni imposte dalla società.
Al centro della raccolta, “Notte bianca” si distingue per la sua potenza visionaria: un racconto che si fa allegoria inquietante del silenzio imposto dal patriarcato. Più spaventoso della “Carta da parati gialla”, è stato definito il corrispettivo femminista dell’apocalittico Cuore di tenebra.
Chiude il volume una selezione di poesie che offre un’immersione nella sensibilità unica di Charlotte Mew, una figura amata da autori come Hardy, Sassoon e Woolf, che la definì «interessante e diversa da chiunque altro».

Traduzione e cura di Valeria Strusi

Oltre il margine, 3
Brossura, pp. 86
ISBN 979-12-81707-14-6

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Fotografia-Charlotte-MewNonostante Thomas Hardy la considerasse «la più grande poetessa del nostro tempo», Charlotte Mew (1869-1928) è rimasta a lungo nell’ombra. Riconosciuta oggi come una figura imprescindibile nella letteratura inglese del primo Novecento, Mew ha saputo esprimere la fragilità e la complessità dell’esistenza umana. In un periodo segnato dalla transizione tra la fine dell’epoca vittoriana e l’inizio di un nuovo secolo, ha affrontato, con una sensibilità unica, questioni esistenziali legate alla natura, alla solitudine e al suo rapporto con Dio.

Oltre il margine è la collana dedicata alla riscoperta delle tante scrittrici dimenticate o relegate ai margini del canone letterario. Attraverso la forma della narrativa breve, la collana esplora diversi movimenti artistici e generi letterari, spesso con prime traduzioni in italiano, accompagnate da un apparato critico di approfondimento. In dialogo reciproco, questi libri aprono nuove e sorprendenti prospettive di lettura e interpretazione.